La maggioranza, a maggioranza, approva lo Statuto della maggioranza

Non è uno scioglilingua (trentatretrentini..) né uno scherzo ma la cruda descrizione della realtà.

Ieri in un’aula consiliare priva dell’intera minoranza, che per protesta ha deciso di abbandonare la stessa, la maggioranza ha approvato il suo Statuto comunale. Fatto senza precedenti questo, quando si parla della Carta fondamentale che regola la vita del Comune di Amelia.

Dopo mesi dalla stesura concordata in Commissione, frutto di un lavoro condotto in armonia, di sintesi fra le diverse sensibilità e rappresentanze politiche, la Giunta ha deciso di cassarne le parti più caratterizzanti dal punto di vista politico (sull’istituto del referendum comunale) e non solo, sconfessando e delegittimando prima di tutto i suoi stessi commissari, stracciando con una semplice mail il lavoro svolto.

Così dopo aver tenuto lo Statuto in naftalina per 10 mesi, si decide di convocare in fretta e furia il Consiglio comunale a meno di quindici giorni dall’ultimo, per approvarlo, calpestando il lavoro di un anno della Commissione.

Un atto di forza, che non tiene conto né del merito, né soprattutto del metodo (si è lasciato che la Commissione discutesse inutilmente per mesi su testo fasullo), segno di un dilettantismo politico rivendicato anche dal Sindaco che a giustificazione del proprio operato porta i cattivi comportamenti del passato (ma i cittadini non vi avevano eletti per cambiare?), che relega il nuovo Statuto in un orizzonte temporale breve come la lungimiranza e speriamo l’esistenza in vita dell’attuale maggioranza.

Movimento 5 Stelle
Gianfranco Chieruzzi Romano Banella

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