Nuove farmacie: il Ministero “bacchetta” la Regione

Come gruppo consiliare regionale del Movimento 5 Stelle in data 14 giugno 2016, abbiamo inviato un atto di significazione e diffida, tramite l’Avv. Valeria Passeri, al Presidente della Giunta Regionale, Catiuscia Marini, al Dirigente Regionale della Programmazione dell’assistenza ospedaliera, Gianni Giovannini e all’Assessore delle riforme, dell’innovazione e delle risorse umane e patrimoniali, Prof. Dott. Antonio Bartolini nonché ad altri Enti, oltre che del settore contabile e dell’anticorruzione, anche al Ministero della Salute, al fine di vedere finalmente definita la procedura concorsuale regionale straordinaria di assegnazione di ben 39 sedi farmaceutiche di nuova istituzione e quindi procedere alla loro definitiva assegnazione, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 11 del Decreto Legge 24 gennaio 2012 n. 1, c.d. “decreto Liberalizzazioni”, adottato dal Governo Monti e convertito con modificazioni della legge 24 marzo 2012, n. 27.

Dopo oltre quattro anni di inerzia, giustificata presumibilmente dall’opportunità di lasciare in Umbria tutto com’è, pur di non dare spazio alla libera concorrenza nel settore farmaceutico, il Ministero della Salute ha riscontrato la diffida dell’avvocato, con una nota del 22 giugno 2016, nella quale dichiara: “E’ pervenuto anche a questa Amministrazione un atto stragiudiziale…con cui si invita e diffida codesta Regione a concludere il sopracitato procedimento concorsuale”.

La nota ministeriale conclude che, a seguito del “grave ritardo nella definizione  della procedura concorsuale in questione”, vuole conoscere “con ogni consentita urgenza” dalla stessa Regione Umbria – Direzione Regionale Salute, Welfare, Organizzazione e Risorse Umane, “…anche al fine di consentire a questa Amministrazione di espletare le valutazioni di competenza, … quali siano le ragioni di tale lentezza e i tempi previsti per la conclusione del concorso”.

L’Umbria, infatti, a differenza di altre Regioni, sta ancora annunciando l’avvio della fase di valutazione dei titoli dei candidati assegnatari delle sedi farmaceutiche, ritardando così, con evidente danno per l’intera popolazione, l’avvio di essenziali servizi sanitari per il cittadino nonché la creazione di un nuovo indotto lavorativo, conseguente all’apertura di ben 39 farmacie, costituito da farmacisti, commessi, rappresentanti farmaceutici, corrieri ecc.. Ovviamente il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle terrà alta l‘attenzione fino a quando ciò non sarà avvenuto, riservandosi ogni azione in difetto.

Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari,
Portavoce M5S ò Consiglio regionale dell’Umbria

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