Umbria, lo spettro di Cosa nostra sulla gestione dei rifiuti: nell’interdittiva antimafia i legami pericolosi della Gesenu

 Nel mirino della prefettura di Perugia l’impresa a capitale pubblico-privato che si occupa dei servizi di nettezza urbana. Ad alto rischio di “infiltrazioni della criminalità organizzata”. Dagli accertamenti è emerso che l’azienda era controllata dal re della monnezza romana Manlio Cerroni. Il quale con un sistema di partecipazioni governava anche il Consorzio Simco in provincia

Tra Arrone e le Marmore fiume Nera ridotto in discarica

Grazie agli sporchi affarismi e alla dozzinalità della politica nazionale, regionale e comunale, lasciamo oltre 100 milioni di euro all’anno ai boss dell’idroelettrico, ma riserviamo zero attenzioni alla tratta naturale del Fiume Nera, quella non intubata, pur essendo: Zona di Protezione Speciale; Sito di Interesse Comunitario; Area naturale protetta quale Parco fluviale regionale; Corridoio faunistico. Nelle foto emerge il risultato

Perugia: riduzione Tari è dovuta a crisi e taglio dei servizi

Piano Economico Finanziario (Pef) Gest/Gesenu presentato questa settimana in Commissione. Assente Gest/Gesenu, non invitata dalla Giunta, sebbene il Pef sia un atto del Gestore. Il capogruppo M5S, Cristina Rosetti, ne ha chiesto l’audizione, ma la maggioranza ha bocciato la mozione. Gli approfondimenti in materia di gestione dei rifiuti, evidentemente non piacciono. Tante le domande che non

Rifiuti, l’Iva sulla Tia è illegittima. Cgia: il Fisco ora dovrà rimborsare tutti i cittadini

di Marina Crisafi – Non può applicarsi l’Iva alla tariffa di igiene ambientale. Così le Sezioni Unite della Cassazione hanno chiuso l’annosa questione dell’imposta sul valore aggiunto sulla Tia dichiarandone l’illegittimità con la sentenza n. 5078/2016 depositata ieri (qui sotto allegata). Rafforzando un principio già da tempo consolidato nella sezione tributaria, gli Ermellini hanno respinto,

Trasparenza su sanità intramoenia e dati rifiuti: vittorie M5S!

Nella seduta dell’Assemblea Legislativa in cui si è discusso della programmazione 2016-2018 (DEFR-Documento di Economia e Finanza Regionale), il gruppo M5S, pur non avendo certo i numeri per stravolgere il piano della Marini, ottiene due importanti vittorie. Che, in breve tempo, potrebbero anche diventare quattro. Sono stati infatti approvati all’unanimità due emendamenti sulla polpa delle politiche regionali: gli atti M5S